venerdì 7 dicembre 2007

10-DELLE ARTI


QUESTA E' LA STANZA DELLE ARTI
MUSICA POESIA LETTERATURA.
A DISPOSIZIONE DI CHI VUOLE PUBBLICARE,
O FAR CONOSCERE UN'OPERA
MUSICALE, POETICA, O LETTERARIA
PROPRIA O DI ALTRI
(citando l'autore)
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PITTURA
quadri di
di: GIOACCHINO
BRUNO
(Dan Jachinu)

fotografate nelle case dei proprietari

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POESIA:
CANTO D'ALFEO
VIDEO IN 5 PARTI
già pubblicato sul blog gemello
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GIOCHI DI UNA VOLTA 

(Video-poesia di gianni dip)

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A LORENA 

(Video-poesia di Settimo Martorano)

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LITTRA D'AMURI

 (Video-poesia di Settimo Martorano)

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 RININUNI SFUNNICATURI 
(Video-poesia di gianni dip)
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MUSICA:
BEDETTO MARCELLO
ADAGIO IN DO MINORE
PER OBOE ED ARCHI
(ANONIMO VENEZIANO)
E
PAOLO CONTE (BOOGIE)

per visitare il sito
dei Trinakrius Brass
Ensamble
cliccate qui
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LETTERATURA:

35 commenti:

Gianni Di Pasquale ha detto...

A SORTINO ABBIAMO DIVERSI POETI DIALETTALI
IO CONOSCO:
-GIUSEPPE RIO
-SETTIMO MARTURANO - UNA PICCOLA PARTE DELLE SUE POESIE (circa 50) SONO RACCOLTE NEL SUO LIBRO:
"CO CORI"-.
---
CHI NE CONOSCE ALTRI?

Gianni Di Pasquale ha detto...

Anch’io ho scritto delle poesie in dialetto (ogni tanto ne pubblicherò qualcuna).
Non certo paragonabili a quelle dei maestri, ai quali mi sono ispirato.
Però scritte ugualmente con il cuore.
QUESTA E' LA PRIMA:
---
-RININUNI- (rondine)
Rininuni sfunnicaturi,
Fatti l’ali ranni e duri.
‘mpariti a vulari,
pripariti a migrari.
Tu na caura Tunisia
Iù na fridda Lumbardia.
E natr’annu, si voli 'Diu,
ni viremu o paisi miu.

Gianni Di Pasquale ha detto...

EMIGRANTI SICILIANI
DELLA FINE DELL’800

Misero carname affastellato
su’ la capace tolda di una nave,
l’occhio vagante, incerto, l’aria grave
il cor turbato
lascia la terra che l’ha mal nutrito
pel fatuo sogno di trovar lontano,
a l’opra de’ l’ingegno e de’ la mano,
ostel gradito!

Michele Ziccone.
(detto Piracchia).

Maestro elementare a Sortino
Dal 1905 al 1945
-dal libro: “Sortino nei soprannomi”
pag. 290-

Gianni Di Pasquale ha detto...

QUESTA E' UNA DELLE TANTE POESIE DEL MIO AMICO GIUSEPPE RIO.
ISPIRATA DA UN DIPINTO IN SUO POSSESSO, DEL QUALE NE FA UNA POETICA DESCRIZIONE E CONSIDERAZIONE:
---
U QUATRU DI L'EMIGRANTI:
Du corpi di pinnellu bon dusati
dati cù ver’amuri e sintimentu
travagghiu fruttu di tanti iurnati
espimunu ,nta st’opira ,nturmentu.

Marito e muggheri fermi ‘a stazioni
cu na valigia, pronti pi ‘mbarcari
partunu ‘ncerca di n’occupazioni,
scuntenti pè cosi c’anu allassari.

Na mutrici facennu fummu avanza,
tintannu d’annibbiari li pinseri
di sta gintuzza povira ‘mpartenza
commu si nun lassassi affetti veri.

Si! Lassunu la terra ca li fici
la casa, li tirrini bannunannu,
salutunu parenti, tutti amici,
ca spiranza ca gnornu turnirannu.

Paisi miu lassini cà stari,
dammi nu travagghiu, nu pezz’i pani
la mamma do Celu na prisirvari
di farini stari di cà luntani.

Giuseppe Rio
4 0ttobre 1984

Gianni Di Pasquale ha detto...

Ricevo questa poesia, da Enzo Boscarino, accompagnata dal seguente testo:
..... E' una ode a Sortino. C'e' anche la melodia. La cantiamo durante il picnic annuale sortinese.

Sortino dei Tempi
di Enzo Boscarino

Sortino, Sortin
Che bel paesin..
Lassu’ in collina sta a guardar
Il rio vicin..

Sortino, Sortin..
Paese divin..
Di tante belle ragazzin..
Dal nero crin.
Se si va fuori per lavoro, Per far quattrin,
Si torna sempre a Sortin.
Noi poverin!!!

Sortino, Sortin..
Si mangia benin:
‘MPANATI, FAVI e CICIRI, Si beve il vin.
Non manca la RICOTTA calda Ne’ il PECORIN,
QUAGHIATA fresca cosi’
Quanti spuntin!!!

Sortino, Sortin...
Ha feste e festin.
Dalla CHIAZZITTA ai SANTICRUCI Ai CAPUCCIN,
Santa Sofia allieta tutti Vecchi e bambin..
MASCUNI spara ogni di’
Quel FRUSCIATIN!!!

Sortino, Sortin...
Andrei in cammin,
Sul Monte AITA per veder I prati in fior...
E le vallate d’oro e pien di sol.
Vengo da te
Sortino, Sortin...
-------------------------------
Grazie Enzo, so che, oltre a fare il professore, a tempo perso ti esibisci nei locali cantando in inglese, spagnolo, francese, italiano, siciliano e sciurtinisi, accompagnandoti con la chitarra.
Se mi fai avere anche il file in mp3 della melodia, la faremo sentire a tutti i SCIURTINISI NO MUNNU!

Gianni Di Pasquale ha detto...

Oggi, quel bel piatto di "crastuni",
mi ha ricordato questa specie di poesia che avevo scritto qualche anno fa
.
BELLACCUCCHI A MILANO
Na certi viali di Milanu,
ci sunu macchi
ca serbunu sulu
pi fari ummira,
ma a mia che canusciu
ma’rriordunu a giuvintù,
quannu,
armati di tanti spicuni,
fasciumu a guerra a fimmini,
carusi e lamparini.
Ora,
quannu maturunu cà a Milanu,
mi ni manciu na vintina,
e mentri ca quarchi Milanisi
mi talia curiusu,
u sapuri di sti cocci
mi riporta carusu.

luisor ha detto...

Credevo che la macchia di bellaccucchi fosse una macchia babba, dopo aver letto questa poesia ho cambiato idea, trattasi di pianta nobile!!!

Anonimo ha detto...

Di bellaccuchi n'avemu dui macchi(ancora nu na fattu mancu unu) d'arreri a casa nostra ca a Cuirappi ausralia!!!

Gianni Di Pasquale ha detto...

caro luisor, forse il bellaccucco (bagolaro) lo confondevi con la così detta (per noi Sortinesi) "macch'ebbabbu" che invece, credo, sia (beccati sta botta di cultura botanica...) l'AILANTO, le cui foglie "Molto grandi, composte da 6-15 paia di foglioline imparipennate, con la base dentata, e Se stropicciate emanano un forte e sgradevole odore".
A parte questa caratteristica negativa (basta non stropicciare le foglie) ne ha una molto utile: se ogni anno, alla fine dell'inverno, viene "capitozzata" (beccati anche questa...)in primavera "butta" dei nuovi rami con 10-15 bellissime foglioline , che le danno un aspetto tropicale.
Io ne ho una da diversi anni e la giudico tutt'altro che babba.
Nella fascia laterale del blog, sotto la mappa dei Sortinesi nel mindo, puoi trovare una foto del ramo con le relative foglioline.
la riconoscerai di sicuro perchè cresce da per tutto ed è MOLTO INFESTANTE.

luisor ha detto...

No Gianni, sebbene appesantito dalle tue massicce informazioni di botanica cercherò di chiarire meglio perchè ho parlato di macchia babba. Io non mi riferivo ad una pianta precisa con quel nome ( macchiababba)ma aalla distinzione che mi pare si faccia o si faceva a Sciurtino tra le macchie che danno frutti e macchie che frutti non danno. Le seconde sarebbero le macchie babbe.

Gianni Di Pasquale ha detto...

caro luisor, ora ho capito cosa intendevi dire.
Però pensare che la pianta di bellaccucco potesse essere considerata “babba”, mi sembra quasi un peccato mortale (o vegetale...) e un’offesa (si fa per dire) per l’esercito di ragazzi “bellaccuccari “ (e tutti lo siamo stati), che "...armati di tanti spicuni faciunu a guerra a fimmini carusi e lamparini..."
In fondo la suddetta pianta qualche frutto lo dava per la gioia di noi ragazzi.
Per non parlare del suo legno.
Senti cosa dice il libro (beccati anche questa...)
“L’ALBERO E' AMICO”
dell’Azienda Foreste Demaniali
della Regione Siciliana (stampato nel 1988):
“....il legno privo di alburno, è duro, compatto ed elastico ed è ricercato per farne parti di macchina e ruote" (quindi controlla bene quando dovrai coperare la prossia automobile...)
"Viene anche usato per la fabbricazione delle fruste per la sua elasticità.
E’ ottimo per fare legna e carbone”.
E senti cosa dice a proposito del frutto:
“...il frutto è mangereccio e dal seme, che i ragazzi usano come proiettile per cerbottane, si può ricavare olio. La corteccia è tintoria...”
Un’ ultima cosa citata sempre nel suddetto libro, e che potrà essere utile ai nostri amici sciurtinisi no munnu, che si trovano fuori dall’Italia, sono i nomi usati, per questa pianta, nelle lingue dei vari paesi:
Italiano: Bagoraro.
Inglese: Southern nettle-tree.
Francese: Micocoulier de Provence.
Tedesco: Sudlicher zurgelbaum (questa e per fulvio).
Spagnolo: Almez.
.
Scusa, caro luisor, se ti ho “usato” da "sponda" per esaltare una pianta alla quale ho dedicato una poesia.
Se qualcuno, poi, si dovesse chiedere se io ho la suddetta pianta.... non gli rispondo nemmeno...

Anonimo ha detto...

Cari Luisor e Gianni,scusate la mia intrusione ma semplicemente voglio aggiungere la definizione inglese dell'AILANTO."Un albero di origine asiatica del genere -Ailanthus- con fiori verdi di cattivo odore -albero del paradiso- che cresce diffusamente nelle citta'.

Anonimo ha detto...

Ragazzi non state a litigare se no vi prendo a spicunati di bellaccucchi, questo frutto almeno per noi piu'grandetti era molto gradito da mangiare e appunto non si vedeva l'ora che maturasse, ma gia' lo mangiavamo quand'era di colore giallo scuro, a da verde lo sparavamo tramite lo spicuni e faceva anche male, il nome in gergo di questa pianta e' anche favaraggio,alcuni la chiamano spaccasassi, perche appunto ha le radici forti,da non confondere appunto con una pianta che le somiglia ma non fa frutti e cresce pure sopra la roccia, con i rami con nervatura elastica tanto che se cerchiamo di spezzarne un ramo stiamo ore ad attorcigliare il medesimo con scarsi risultati di riuscire a romperlo, questa pianta in gergo caso strano viene chiamata anche favaraggio, e molto spesso anche macchia bbabba, comunque ve lo confesso se mi trovo in giro per le campagne di Sortino al tempo giusto, un paio di bellaccucchi me li degusto tuttora.....

Anonimo ha detto...

Sciurtinisi...
Figghi di Patri Eugeniu..
erumu na vota...
Oggi figghi di stu munnu
globali.Eleganti, viziusi,
e macari 'mmiriusi
ma talvolta virtuusi...
ma sempri sciurtinisi..
diversi, ma 'e stissi
di l'autri paisi.
Tuttu lu munnu , d'altrondi,
jè paisi!
Puoi truvari nu
sciurtinisi
unni menu ti l'aspetti:
macari nta la Patagonia
si ti ci trovi a passari..
é chistu jè nu gran misteru..
ma veru.
E allura viva li sciurtinisi,
ca semu unici e suli nta
lu munnu.
Anonomu

Anonimo ha detto...

Ciao Gianni (e amici del blog), sono Dario Minnalà dell’associazione Siciliantica, come saprai, la nostra associazione è impegnata nel censimento delle opere di Gioacchino Bruno (Dan Jachinu).
Abbiamo iniziato il 12 Ottobre e ad oggi abbiamo censito 320 opere, tra quadri, disegni e altre invenzioni. Abbiamo collaborato già con 35 proprietari ( compresi i tuoi amici Giuseppe Rio e Nunzio Cartelli). Abbiamo ancora una sessantina di nominativi, quindi presumo che si potrebbe arrivare anche a quota mille... il nostro caro Iachino è stato incredibilmente prolifico! Sto anche annotando notizie riguardanti suoi quadri sparsi per il mondo (Australia, USA, Francia, Canada, Milano, Roma, etc. ) Quando finiremo di censire quelli di Sortino cercheremo di recuperare notizie e foto di queste opere, avremo quindi bisogno del tuo aiuto!!! Tu sei il miglior canale per fare questo lavoro, il tuo blog ci può aiutare nell'impresa.
Le finalità di questo censimento sono molteplici: una volta terminato, se le istituzioni ci daranno una mano, vorremmo realizzare una grande mostra itinerante del lavoro quarantennale di Dan Iachinu, con relative pubblicazione e conferenza. Naturalmente faremo anche una photogallery, ma non escludiamo di registrare un dominio appositamente per Dan Iachino e le sue opere. La popolazione sortinese ci sta aiutando e sostenendo con simpatia, a parte qualche eccezione che conferma la regola (forse dovuta a gelosia ?!?). Dan Iachinu è riuscito a farsi amare da tante persone!
un saluto a tutti i sciurtinisi no munnu!!!

Gianni Di Pasquale ha detto...

Caro Dario Minnalà,
Grazie, per aver pensato anche al nostro blog per il censimento delle opere di Dan Jichinu.
Sapevo della vostra bella iniziativa, e il tuo intervento nel blog, mi ha fatto ricordare che anch'io ho una piccola opera del nostro compaesano (come ho fatto a non pensarci prima), è un acquarello, regalatomi, qualche anno fa dall'amico Giuseppe Rio, su un foglio da disegno 30x40, del quale troverai la foto nella porta di questa stanza.
Ora ti chiedo cosa devo fare per aggiungere questo disegno al vostro censimento? Ti basta questa semplice comunicazione? Ti serve il file della foto?
Le informazioni che mi vorrai dare, potranno sicuramente essere utili a qualche altro visitatore del blog possessore, anche lui, di qualche opera del nostro compianto artista compaesano.

Anonimo ha detto...

grazie, gianni per la collaborazione. Il tuo acquerello è davvero bello! Il Buon Giuseppe ti ha fatto un bel regalo!

Per censire un'opera di Dan Iachino ho bisogno di sapere le seguenti cose:
1)anno in cui è stata realizzata l'opera ( in molti quadri la firma "G. Bruno" è suguita dall'anno );
2)le misure in cm ( prima orizzontale e poi verticale. Es. 35x50);
3)la tecnica usata : acquerello-tempera-matite-carboncino-etc.
(a volte usava più tecniche, Es. acquerello più tempera );
4)il materiale di supporto : cartoncino-tela-faisite-compensato-cartoncino nero- etc ;
5)nome e cognome del propietario;
6)localizzazione. Es. Milano, via dei tigli 12. Italia;
7)condizioni del quadro : buone - discrete - cattive;
8) foto integrale dell'opera in formato pdf;
9)costo dell'acquisto (Es. 15000 lire) o se è stato un regalo;
10) eventuali aneddoti legati all'opera.

Gianni Di Pasquale ha detto...

Il nostro compaesano Vincenzo Salemi, attuale presidente del “Sortino Social club” di Melbourne, tramite l’amico Enzo Buccheri, m’invia la seguente poesia, che pubblico volentieri.
L’autore è già presente nella foto-galleria del nostro blog, in una foto che lo ritrae assieme alla moglie e al sindaco di Sortino Paolo De luca.

STORIA DI UN’EMIGRANTE SORTINESE
Da ragazzo sognavo di avere il bisogno di emigrare
perché in cerca di fortuna volevo andare.
Però non sapevo mai dove volare
col tempo il destino in Australia mi fa arrivare.
Furono anni difficili, pieni di nostalgia e malinconia,
ma non potevo più tornare a casa mia!
A quei tempi ci si riuniva come si poteva
perché l'identità uno non ce l'aveva.
Con la nascita del nostro Club tutto è cambiato
di giorno in giorno sempre più l'abbiamo amato.
La nostra Sortino è un'ispirazione
ma il nostro Club è una passione!
I Sortinesi a Sortino sono un genio
ma noi in Australia siamo di certo un premio.
Dall'inizio quarant'anni son passati
ed e' per questo che siamo indaffarati
a dimostrare al mondo intero che qua sempre siamo
a lavorare per tutti,come dobbiamo,
poiché adesso l'identità ce l'abbiamo.
(Vincenzo Salemi)
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Caro Vincenzo, benvenuto, per la seconda volta, nella nostra chiazza.
Si sente che la tua poesia è scritta con il cuore.
Ci descrive bene lo stato d’animo, nel quale vi siete trovati, tutti voi figli di Sortino in terra straniera.
Sarebbe anche interessante, caro Vincenzo, conoscere la storia di alcuni di voi, dalla partenza da Sortino fino ai giorni nostri. Sai di qualcuno che l’ha scritta o la volesse scrivere? Sarei felicissimo di pubblicarla nel nostro blog.
So che per voi, partiti giovani, è più facile scrivere in inglese che in italiano, ma questo è l’ultimo dei problemi. Potrebbe essere scritta anche in “sciurtinisi” stretto, così sarebbe ancora più autentica e sentita.
Anche delle vecchie foto, in bianco e nero sarebbero molto gradite. Per non parlare poi, di vecchie lettere che i primi emigrati si scambiavano con le famiglie.
Nel libro “Flussi migratori a Sortino – dal 1934 al 2000” realizzato, nell’anno scolastico 2000.2001, dal 1° istituto comprensivo “G. M. Columba” di Sortino, ci sono diverse foto e una bellissima lettera di questo genere, che prossimamente inserirò nel blog.
Caro Vincenzo, sarebbe anche utile avere un indirizzo e-mail del vostro Social Club, in modo da tenervi informati sulle novità e sui commenti del blog.
So che in questo momento, fate a gara per chi deve ospitare due sposini Sortinesi, che per il loro viaggio di nozze, hanno scelto l’Australia.
Sono certo che, oltre a godersi il caldo sole Australiano, ancor più si staranno godendo il proverbiale calore della vostra ospitalità.

Anonimo ha detto...

Scusate giusto una piccola correzione,Vincenzo Salemi e' l'attuale segretario del Sortino Social Club,mentre il Presidente e' Vincenzo Monitto(Vicino di casa di Gianni)

Gianni Di Pasquale ha detto...

UN VISITATORE DEL BLOG,
CHE SI FIRMA “AMMAMALUCCATO”
M’INVIA QUESTA POESIA DIALETTALE
CHE PUBBLICO VOLENTIERI
.
U LUPPINARU
U luppinaru ro ma paisi,
ca scecca ‘mmardunata
e n’mparu ri visazzi chini ri luppini,
a duminica matina, u paisi furriava.
A ogni strata, e ogni pizzu si firmava,
e, a cannarozzo chinu vanniava.
Ooooh luppinaru…..
A genti co sintiva, di rintra e casi
n’chianu sciva, p’accattarisi n ‘cartocciu
ri sti luppini malandrini,
cunsati cu maistria,
e macari a rascia ci faciva.
Finuta sta girata,
a scecca mischinetra,
ca ricchi tisi, e a cura a pinnuluni,
stanca caminava pi turnari a casa
assemi o sa patruni.
Oggi u figghiu comm’o patri,
nun furria, e mancu vannia
co centuvintisetti
e quattru canti staziona
rintra o cofunu chinu porta,
a trdiziuni ri casa Aliotta.

ammammaluccatu ha detto...

A Turi

Sap’itru quantu petiri c’accampa,

pi spitrari tutta netta ‘sta campagna.

Sposta mazzacani, cuticchi e cuticchiuni

ittannu sururi, e ‘mpricannu santiuni.

Quannu a sira a casa stancu s’arritira,

trova a muggheri c’ospetta ca tavula cunzata,

cuntenta c’ha turnatu, e tuttu si l’ammira.

Accabbata ri mangiari ‘nno lettu s’arrizzetta,

ringraziannu u Patraternu pa jurnata ca finutu,

e ppi chitr’appressu ca l’aspetta.

Unknown ha detto...

‘Na Minchiata

A sira, quannu mi vo curcu,
scerti voti, n’mi po calari sonnu.
Mi votu, e m’arriminu rintra o lettu,
tantu, co scirbetru cumincia furriari,
pi pinzari a chitru ca e fari.
Quannu l’occhi poi cuminciunu a
divintari a pampinetra, m’addrummisciu,
e cu sta scusa, u scirbetru nanticchia s’arriposa.
A matina o risbigghiarinu, dopo ca cantatu u iatru,
mi susu, mi lavu, mi vestu e m’allicchìu.
Poi m’assettu ‘nna na seggia, pi fari a culazioni e ntantu pensu, a chitru ca o pinzatu ri fari.
A fini ri sta pinzata, n’marriordo zzoccu a o pinzatu.
A stu puntu, penzu e mi cumminciu
ca fari sta pinzata, è stata tutta na minchiata!!

Gianni Di Pasquale ha detto...

Caro Dario, (da non confondere con Dario Minnalà) dopo la tua poesia, anche il nostro blog, come tanti altri, potrà "vantare" la pubblicazione di ..."minchiate".
Spero, in ogni modo che a questa ne seguano altre...

Questa parola, tutta nostra e universalmente adottata, a volte può dare adito a spiacevoli o divertenti equivoci. Come quello successo a una signorina, fans del cantante AMEDEO MINGHI, che al commesso di un negozio di dischi ( calcando erroneamente sulla "g") gli ha chiesto una cassetta di ...MINCHI.
Il ragazzo, dopo un primo momento di stupore, è facendo la conta mentale dei suoi amici, gli ha risposto che una cassetta forse no, ma su una dozzina ci poteva contare senz’altro...

giuseppe-bruno ha detto...

Cari Amici del sito
vi acrivo e vi divo
un felice e' sereno NATALE
a tutti i Sortinesi nel Mondo

ammammaluccatu ha detto...

Da Talìa suspira e canta
Di Giuseppe Briganti
Poeta dialettale di Sortino


‘NA CIARAMEDDA

Si senti, già, sunari ‘ n’luntananza,
‘na ciaramedda, mentri a notti scura
fa divintari niura ‘sta chianura
e a luna, a pocu a pocu, ’ n’celu avanza.

E, sutt’e raggi pallidi ra luna,
si viri a nivi, ca, si posa
supra a campagna, ca, ora, riposa,
sutta ‘stu mantu iancu, ca ci runa

‘n’aspettu novu, tuttu puisia,
unni vicinu u Natali si senti
festa ri gioa, ri paci, r’amuri.

E ‘stu sonu t’adduma a fantasia,
ti fa curriri, subutu, ca’ menti,
a ta casa, cu novu, ranni arduri.

tuppittetru ha detto...

Ciau “picciuttazzi”,
mi chiammu tuppittetru,
e furriu tunnu tunnu,
e pi megghiu furriari,
ca lazzata ma n’allazari
e a penn’incapu ma na tirati.

Pi puru casu, ma è truvatu
‘nna stu blog, vi ricu a viritati
pi chitru ca po cuntari u ma pinzeri, scusati a malacrianza
ma è truvatu subbutu
a sguazzari ‘nna ma vasca.
Pi stu mutivu, e senza
affenniri a nutru, ca qualchi
frasi antica si vi fa piasciri
macari iu ci voiu mettiri.
Ncasu cuntrariu, si sti frasi
avissunu a purtari dirrubbu
i putiti cancillari.

Anonimo ha detto...

Your blog keeps getting better and better! Your older articles are not as good as newer ones you have a lot more creativity and originality now keep it up!

Gianni Di Pasquale ha detto...

Experience counts

Anonimo - Bis ha detto...

Complimenti all'Anonimo
per l'ottimo iglese.
Very, very good!!

Anonimo tris ha detto...

chistu jè parrari 'nglisi!!
mi ni cumpiaciu!
salutamu picciuttazzi!

capitina ha detto...

Papparrini ri Saraminzana

Papparrini ri
saraminzana, ca
v'annacati n'menzu
n'campu ri
spighi d'orati,
accarizzati ra
oria ri punenti
a cuspettu ro
Re Suli.

Supra n'celu turchinu,
n'soave cinguettio
ri nu stormu ri
ranninnuni ca
parunu pittati,
'mmitunu i cicali,
a 'ntunari
miludiusi canti,
c'assimigghiunu a
sirinati pi
l'innammurati.

Mentri, farfalli
culurati, volunu
ri sciuri 'nciuri,
ogni tantu si
posunu, pigghiunu
sciatu, e cu sta
scusa, 'mpizzutru
s'arriposunu.

Ammammaluccatu ha detto...

Da Talìa
suspira e canta di
Giuseppe Briganti.


Nidu Abbissatu

'Stu nidu, ca, pi anni, ha riparatu
'na famigghia ri tanti rininuni,
ora é cca, 'nterra, tuttu pistiatu,
chinu ri fangu, fattu 'n'mmuddicuni.

E cu talìa pensa é passareddi,
'quannu tornunu stanchi,
senza ciatu,
c'hana ricuminciari, puvireddi,
a rifari 'stu nidu fracassatu.

E currunu i pinseri e
temp'i guerra, quannu
tornunu tutti ddi surdati
e trovunu i casi stisi 'n'terra,
'n'munseddu ri macerii divintati.

A gioa rò ritornu addivintau,
allura, 'nu duluri senza fini
e quarcunu, macari, risiau
r'essiri mortu supra ddi cunfini.

Capitina ha detto...

Sciurtinu

Sciurtinu, è u paisi ca ma datu i natali,
è ’mpaisi superbu, e ‘nn’havi rivali
pi ‘sta ragiuni, e pi n’mu scurdari,
ca sti quattru paroli ci voiu omaggiari.

N’mi pozzu scurdari, a matina prestu ro
Venneri Santo, a sciuta ro Nummuru Gesu
ca furria pe strati, che farati addrumati.

N’mi pozzu scurdari, quann’è primavera,
u cantu d’ascetri mentri consunu i nidi
pi poi l’ova cuvari, pi fari annasciri i passaretri.

N’mi pozzu scurdari, u suli ra stati,
cuscenti commu o focu, e i fochi d’artifisciu,
ca brillunu iautu n’celu a notti ri Santa Suffia.

N’mi pozzu scurdari, u sciauru ro meli,
ca ‘nne jurnati ra sagra, dilizia ’mpaisi
è fà cuntenti, ranni, carusi e picciritri.

Chistu è Sciurtinu:
cu tanti pregi, e macari quarchi difettu,
però, pi ‘mmia, è ‘mpaisi pirfettu
‘nè ora, ‘nè mai, mu pozzu scurdari!

Capitina ha detto...

Capitina ha detto...

A Festa ro ma Paisi

O reci ri sittembri o ma paisi c’è a festa,
na festa ranni. È a festa ra Santa Patruna
a festa ri Santa Suffia.
E t’accorgi ‘nna mumentu
ca c’è n’giru n’cambiamentu.
A ogni strata, e ogni barcunata
a genti è cuntenta ri sta festa ch’è turnata.
Si cumincia quarchi jornu primma
a pripararisi cu tanta divuziuni
pi viriri passari a prucissiuni.
Si viri ‘stu paisi tuttu priparatu,
tuttu addubbatu cu l’archiati
e tanti lamparini ri luci culurati.
A manziornu, c’è a sciuta ra Santa
e chistu è u mumentu c’attacca
a sunari a banna. Sparunu i mascuni,
sonunu i campani, mentri ascetri mischinetri
scantati ri tuttu stu frastornu,
volunu jautu n’celu, e scumparunu luntanu.
A genti ‘nno chianu, è affutrata e surata,
ma cuntenta, ri ‘sta maistusa ricurrenza e
si movi, appressu a vara cu sulenni rivirenza

Ammammaluccatu ha detto...

Il muro del silenzio
di Alda Merini

Frantuma il muro del silenzio
guardandoti nello specchio del vero io
i vincoli non sono immortali
non si può incatenare la bocca

non velare gli occhi tuoi
per eludere la nuda verità
la violenza non si combatte
nascondendola nel cuore.

I grandi dolori annullano
le asperità della vita, sul tuo
volto sconvolto nulla traspare
del cuore spezzato e l'animo assente

la disperazione spesso ti accompagna
ma dietro il silenzio e amare lacrime
c'è un pensiero che avanza di
nuova speranza e gioia inattesa...